Nepi

Alla scoperta della Tuscia: Nepi

La Rocca dei Borgia, la Cattedrale, le Catacombe di S. Savinilla.

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Nepi

Nepi è un borgo di origine falisca, posto su un pianoro tufaceo protetto naturalmente da due profonde gole particolarmente suggestive. Arrivando all’abitato, si nota subito l’acquedotto, un’opera idraulica notevole realizzata da Filippo Barigioni nel ‘700. Nel centro storico visiteremo la Rocca dei Borgia, il Duomo e fuori dell’abitato le Catacombe di S. Savinilla.

Rocca dei Borgia. La Rocca di Nepi fu completamente ridisegnata per volere di Alessandro VI Borgia (1431-1503) nel 1499, da Antonio da Sangallo il vecchio (1455-1534). La nuova fortezza fu costruita come residenza principesca ben difesa da possenti mura e torrioni, dove soggiornarono anche Lucrezia Borgia e il fratello Cesare. Tramontò il ducato dei Borgia e degli Sforza, subentrarono nel ducato di Nepi i Farnese con Pier Luigi (1537), che fece ampliare la Rocca da Antonio da Sangallo il giovane (1540). Le strutture della Rocca sovrastano una galleria, dove passa un bel tratto basolato della via romana Amerina, che costituiva la via più veloce tra Roma e l’esarcato di Ravenna. La Cattedrale di S. Maria Assunta come la vedete oggi, è ricostruita tra il 1818 e il 1840, l’interno a cinque navate conserva notevoli opere tra cui una statua di S. Romano opera del Bernini, e il trittico del S. Salvatore di Giulio Romano. E meravigliosa la cripta risalente ai secoli XI-XII, composta di nove navatelle e tre absidi. Le Catacombe di S. Savinilla costituiscono uno dei complessi funerari sotterranei tra i più importanti dell’Italia centrale. Le catacombe sono situate presso l’odierno cimitero e vi si accede dalla settecentesca Chiesa di S. Tolomeo. L’ipogeo fu scavato nel tufo in epoca romana e testimonia di una comunità cristiana affermata dal V secolo, sorprende per la sua maestosità e ampiezza, con tratti che raggiungono i cinque-sei metri di altezza. I loculi, gli arcosoli, le tombe chiamate a “mensa” e “formae” accolgono un migliaio di sepolture, spicca il sepolcro di S. Romano con resti di affreschi del XIV secolo, con gli Apostoli Giovanni e Giacomo.

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