Tarquinia

Alla scoperta di Tarquinia: Non solo la necropoli etrusca e il museo, ma anche la città cinta di mura!

La Necropoli di Monterozzi e il Museo Etrusco di Tarquinia. Il Centro Storico di Tarquinia.

Tarquinia Necropoli

Necropoli di Tarquinia, La Tomba dei Leopardi.

La Necropoli di Monterozzi a Tarquinia – Entreremo nel mondo affascinante degli Etruschi attraverso le tombe dipinte, documenti unici, che fanno luce su aspetti importanti della vita degli Etruschi. La Necropoli contiene una ventina di tombe sotterranee scavate nella roccia, con pitture murali eccezionalmente conservate, risalenti dal VI secolo a.C. al II a.C. Le immagini dai colori vivi ricoprono spesso (dalla seconda metà del VI a.C.) le quattro pareti della camera funeraria. Ogni tomba fu commissionata come dimora eterna del defunto, ad imitazione della casa etrusca, di grande lusso riscontrato anche nei preziosi corredi funerari. Tarchna fu una delle città della dodecapoli etrusca, la sua esistenza va dal VII secolo a.C. al I a.C., testimoniata interamente dalle sue necropoli. Tra l’Acropoli dell’antica città etrusca e le tombe gentilizie della Necropoli di Monterozzi vi era un contatto visivo quotidiano, in una dimostrazione perenne della ricchezza e del potere delle famiglie dal rango sociale elevato. Oltre le scene di banchetto, di danza e di musica – riferibili al periodo del massimo splendore (VI a.C. – metà del V secolo a.C.) di Tarchna, alcune tombe documentano il clima dei drammatici eventi delle guerre con Roma, preludio della romanizzazione e della conseguente perdita dell’identità, della lingua e della cultura del popolo etrusco. Lo stato d’animo è leggibile sul volto delle persone che spesso vengono raffigurate con la coppia dei c.d. demoni etruschi, Charun con il martello e Vanth con la torcia, – degli psicopompi che secondo la visione etrusca, accompagnavano il defunto nell’Oltretomba, attraverso la Porta dell’Al di là, la Finta Porta raffigurata all’interno delle camere funerarie. Una menzione a parte merita il ruolo delle donne etrusche all’interno della società, le vediamo ovunque sugli affreschi, riccamente vestite, a volte ingioiellate, dall’acconciatura alla moda. Eccole che danzano, banchettano con gli uomini – e per questo giudicate “libertine” dagli autori classici. Sembrano molto attraenti. Di certo, avevano cura del proprio aspetto, indice di una sana disposizione sociale verso la bellezza, il piacere, il sesso. Percorrendo le splendide immagini che testimoniano lo sviluppo della pittura, si percorrono capitoli appassionanti dell’etruscologia, dalle grandi scoperte alla conservazione, le usanze, la religione degli etruschi e tanti altri argomenti ancora.

Museo Etrusco Tarquinia

Tarquinia. Il Museo Nazionale Etrusco sito nel Palazzo Vitelleschi.

La visita prosegue al Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia ospitato nel centro storico di Tarquinia, al pre-rinascimentale Palazzo Vitelleschi, ultimato nel 1439. Il Museo di antichità etrusche tra i più importanti dell’area del Mediterraneo espone dei ricchi corredi funerari rinvenuti nelle necropoli situate attorno a Tarquinia, bronzi finemente lavorati, ceramiche pregiate, buccheri, gioielli in oro, sarcofagi scolpiti in pietra recanti scene ed iscrizioni in etrusco. Interessanti i reperti provenienti dal c.d. piano della Civita, situata sulla collina dell’antica acropoli etrusca, tra i quali spiccano i famosi Cavalli Alati in terracotta, risalente al IV secolo a.c.

Tarquinia centro storico

Tarquinia centro storico – zona castello. La chiesa di Santa Maria in castello con la torre.

Il centro storico di Tarquinia si trova all’interno delle mura imponenti risalenti al XIII secolo, costruite in macco, la pietra di costruzione locale. Tarquinia medioevale, l’antica Corneto, è perfettamente conservata, oggi è conosciuta anche come “la città dalle cento torri”, in riferimento a queste costruzioni che ci si trovano ancora numerose. Passeggiando per le vie di Tarquinia, vedrete il Palazzo Vitelleschi, visiteremo la chiesa romanica di S. Maria in Castello, che sorge nel nucleo più antico della città in prossimità di un sistema difensivo quattrocentesco che ingloba il Torrione di Matilde di Canossa. Si prosegue per vie costeggiate da torri, archi, fontane, case con il profferlo e botteghe. Si ammirerà il Palazzo Comunale frutto di architettura medioevale con rimaneggiamenti rinascimentali.

Durante una mattinata o un pomeriggio è possibile visitare la Necropoli di Monterozzi e il Museo Etrusco di Tarquinia. Coloro i quali scelgono solo la visita della Necropoli oppure solo la visita del Museo Etrusco, possono includere nel programma la visita del centro storico di Tarquinia.

Abbinamenti alla visita di Tarquinia: Tarquinia-Vulci, Tarquinia-Tuscania, Tarquinia-Viterbo, Tarquinia-Lago di Bolsena, Tarquinia-Cerveteri.

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Visite guidate per gruppi adulti e scuole

Itinerari didattici per scuole

Tour 1-6 giorni nella provincia di Viterbo

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Pubblicato in alla scoperta della Tuscia.