Viterbo itinerario religioso – Madonna della Quercia – Villa Lante

VITERBO itinerario religioso – SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA QUERCIA – VILLA LANTE BAGNAIA

Da un mini-Vaticano medioevale attraverso il Miracolo della Quercia, ad un giardino dei vescovi di Viterbo del XVI secolo, con un percorso speciale tra fede e arte. Per leggere il percorso fate scorrere il mouse in basso.

Programma visite: mattino e pomeriggio, Viterbo – Santuario della Madonna della Quercia (a 2 km da Viterbo) – Villa Lante a Bagnaia (a 3 km da Viterbo). Durata programma visite ore 6,30 -7,00 c.a. escluso tempo libero.

Se avete meno tempo, potete fare il percorso solo di Viterbo di mattina o di pomeriggio, vi occorreranno ore 3,30-4,00.

Oppure visitate Viterbo – Santuario della Madonna della Quercia, mattino e pomeriggio, in ore 5,00 escluso tempo libero.

Altra opzione: visita di Viterbo – Villa Lante ore 5,00-5,30 escluso tempo libero.

Per prenotare la visita guidata con Guide Turistiche Ufficiali per la provincia di Viterbo, per consigli e programmazione tour chiama il 328 4248738 oppure invia un’email a info@artinvistaguideviterbo.com 

VITERBO è una sorta di mini-Vaticano medioevale, ben difesa da mura, con i suoi monasteri e chiese le quali custodiscono tante icone della Fede, tra affreschi, dipinti di varie epoche, Crocifissi e reliquie venerate da fedeli provenienti da varie parti del mondo. E la seconda città più importante del Lazio dopo Roma, per le sue vicende storiche le quali la legano alla storia dello Stato Pontificio, così come per il suo patrimonio storico-artistico. Viterbo è anche una città che conserva la memoria di vari santi e delle sante, tra cui di Santa Rosa da Viterbo, attorno alla quale già subito dopo la sua morte (1258) si formò un culto forte cui intensità non accenna a diminuire nemmeno nei nostri giorni.

Viterbo, Chiesa di S. Rosa

Viterbo, chiesa di S. Rosa

Il nostro percorso prende inizio al Santuario di Santa Rosa da Viterbo, dove le suore Clarisse custodiscono il corpo incorrotto, vestito da tonaca grigia della Santa viterbese. Era dolce questa fanciulla, dai capelli neri e dagli occhi azzuri, cui vita ispirò su quella di San Francesco d’Assisi.  Rosa visse in un periodo successivo a quello in cui visse San Francesco, non conosciamo la data della sua nascita, ma sappiamo che morì nel 1258 a diciotto anni. Ne aveva tre, quando fece il primo miracolo. Rosa andava predicando per le vie di Viterbo, covo di correnti eretiche a quei tempi, con una tavoletta in legno che ritraeva l’immagine di Gesù crocifisso, nella mano. Contrastava con animo acceso la presenza ghibellina di Federico II in città, tanto che prese parte nella difesa di Viterbo posta sotto assedio da parte della Casa Sveva. E non è una leggenda. Sono le ricognizioni scientifiche effettuate sul corpo di Santa Rosa a confermarcelo.  Verrete a conoscere Rosa attraverso dei racconti sulla sua vita, i miracoli, l’epoca in cui visse. Oltre il corpo naturalmente mummificato, vedrete il prezioso reliquiario donato dal Papa Pio XI, in cui è conservato il Cuore di Santa Rosa estratto durante le ricognizioni scientifiche del 1921.

Macchina di Santa Rosa Viterbo

Il reliquiario contenente il Cuore di Santa Rosa

Il Cuore viene portato in processione il 2 di settembre, ogni anno, il giorno prima del Trasporto della Macchina di Santa Rosa. Quest’ultima è un evento religioso-popolare di grande suggestione che si svolge il 3 di settembre a sera, una manifestazione particolarmente sentita dai Viterbesi. Quest’anno, il 2015 è stato speciale per la Macchina di Santa Rosa che è stata classificata Patrimonio Immateriale dell’Umanità ed è esposta (il modello precedente e non quella nuova battezzata “Gloria”) all’Expo.

 

Macchina di Santa Rosa Viterbo

La Macchina di Santa Rosa “Gloria” 2015
Patrimonio Immateriale Unesco

Si prosegue per la Chiesa Santa Maria Nuova risalente al XI secolo, che conserva un prezioso trittico con l’immagine del SS. Salvatore dipinta su cuoio del XIII secolo, ritrovato miracolosamente da un contadino mentre arava il suo campo, nel 1283. Si ammirano gli importanti affreschi del XIV e del XV secolo.Visiteremo la Cattedrale consacrata nel 1192 da Celestino III, e dedicata a San Lorenzo, il Santo Patrono di Viterbo prima di Santa Rosa. L’atmosfera della cattedrale si rivela davvero particolare, tra capitelli ispirati sull’arte etrusca, cappelle rinascimentali, tra le quali di Sant’Ilario e San Valentino patroni della diocesi di Viterbo ed opere d’arte di varie epoche. Ammireremo il Palazzo dei Papi risalente alla seconda metà del XIII secolo, simbolo della permanenza stabile della Corte Pontificia in Viterbo. Seguono Piazza della Morte e il Quartiere San Pellegrino.

Corteo storico 2 settembre Viterbo

Corteo Storico 2 settembre Viterbo

Nel pomeriggio trasferimento in pullman al SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA QUERCIA, un importante luogo della devozione mariana, dove, entro uno splendido tempietto marmoreo (1470) di Andrea Bregno viene custodita la vecchia quercia con la sacra immagine della Vergine con il Bambino, dipinta su una tegola agli inizi del 1400.

Santuario della Madonna della Quercia

Santuario della Madonna della Quercia

La maestosa basilica (1470), disegnata da Giuliano da Sangallo, contiene tanti ex-voto, affreschi che rappresentano miracoli della Madonna della Quercia, e dei dipinti su tavola, opere dei Frati Domenicani del Convento di San Marco di Firenze. Il Santuario che era uno degli più importanti in Europa fu visitato e frequentato da vari Papi nel corso della storia, gli ultimi in ordine di tempo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La Basilica è anche luogo di devozione al SS.mo Rosario.

Si prosegue per VILLA LANTE A BAGNAIA, residenza estiva e ritiro   spirituale dei vescovi di Viterbo nella seconda metà del XVI secolo.

Villa Lante Bagnaia - Viterbo, Guida Turistica

Villa Lante Bagnaia – Viterbo, Fontana dei Mori

Il giardino all’italiana è una delle opere più importanti del Rinascimento italiano, fatto costruire per volere del Cardinale Giovanni Francesco Gambara (1533-1587) alla metà del ‘500 e realizzato probabilmente su disegno di Jacopo Barozzi da Vignola e Pirro Ligorio. Percorreremo l’itinerario ideato dal Cardinale Gambara, un percorso cui l’anima è l’acqua che scorre dall’alto in basso a caduta libera, attraverso sette magnifiche fontane scolpite nel peperino. Faremo delle tappe per ammirare il panorama che si apre sul borgo ed i paesi circostanti. La visita comprende le logge delle due palazzine, la Palazzina Gambara e la Palazzina Montalto, riccamente affrescate da famosi pittori, come Girolamo Muziano, Antonio Tempesta, il Cavalier d’Arpino.

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