VILLA LANTE DI BAGNAIA è famosa per il raffinato giardino all’italiana costruito nel Secondo Cinquecento, sul disegno probabilmente di Jacopo Barozzi. Il giardino è molto ricco di vasche, cascate, ruscelli, zampilli, giochi e scherzi d’acqua. Si passeggia tra logge affrescate, viste panoramiche sui terrazzamenti del giardino costruito nel fianco di una collina boscosa. Sono importanti […]
Tag Archives: Caprarola, la breve storia del borgo.
Caprarola, la storia – Non esistono documenti riguardanti una vera e propria fondazione di Caprarola, ma tradizionalmente è noto che il primo nucleo abitativo si è formato, in epoca remota, sopra un alto banco tufaceo compreso tra due profondi valloni ove scorrono due fiumiciattoli.
Le prime notizie storiche si hanno a partire dal secolo XIII e sono legate alle varie famiglie feudali che si sono succedute nel dominio del territorio caprolatto: gli Orsini, i di Vico, gli Anguillara, i della Rovere, i Riario ed i Farnese che segnarono profondamente tutti gli aspetti socio-politici del luogo.
Durante il Medioevo il borgo di Caprarola era composto da un insieme di grotte, capanne, e piccoli edifici arroccati su speroni tufacei e circondati da una discontinua cerchia muraria che comprendeva anche la rocca dei di Vico e poi quella degli Anguillara.
I primi di parte Ghibellina ed i secondi di parte Guelfa e quindi sempre in lotta fra loro.
Caprarola rimase un piccolo villaggio fino al secolo XV. Nel 1456 fu occupato dagli Anguillara, ai quali lo tolse nel 1465 papa Paolo II.
Nel 1504 papa Giulio II lo vendette ai Farnese, ed è a questi che il paese deve il suo sviluppo e la sua fama.
Dopo il vicariato ottenuto dal card. Alessandro Farnese – futuro papa Paolo III – seuge, nel 1521 la donazione del territorio ai suoi figli naturali Pier Luigi e Ranuccio.
Nel 1534 il cardinale diventa papa col nome di Paolo III. Tre anni dopo istituisce per i figli il ducato di Castro, nel quale è incorporata la contea di Ronciglione, con Caprarola.
E’ questo il periodo di massimo splendore per il paese sia per la dignità papale di Paolo III, e il fasto tipicamente rinascimentale della sua corte, sia per l’abilità politica del nipote il Gran Cardinale, Alessandro.
Un secolo più tardi, nel 1649, in seguito alla guerra di Castro, il paese venne incamerato nei possessi vaticani seguendone le sorti, ad eccezione del palazzo che rimase ai Farnese.
Passato con Elisabetta Farnese, sposa di Filippo V di Spagna, ai Borboni, questo venne poi trasmesso al re delle Due Sicilie.
Gli abitanti si chiamano Caprolati. E’ capoluogo di un comune agricolo con notevolissima produzione di nocciole, soprattutto nelle valli percorse dai corsi d’acqua che scendono verso il Tevere.
L’asse del caratteristico borgo è la rettilinea Via Nicolai, ai cui lati sorgono alcuni nobili palazzotti tardo-cinquecenteschi o seicenteschi d’impronta pignolesca: la via attraversa tutto l’abitato in salita dividendolo in due parti.
Il rione Corsica a sinistra, il rione Sardegna a destra, lunghissimo cannocchiale prospettico in funzione della vista della scenografica mole del Palazzo Farnese alla sommità.
VILLA FARNESE DI CAPRAROLA
Villa Farnese di Caprarola sorge su un luogo che era strategico per i Farnese nell’estendere il loro potere verso Roma. Nello stesso tempo Caprarola è immersa nel verde dei Colli Cimini, che era adatta alla caccia e anche alla pesca, le attività predilette dei signori del Rinascimento. Nelle vicinanze si trova il lago di Vico, […]