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LA PROVINCIA DI VITERBO? Una terra di straordinari viaggi! 

10 viaggi top nella Provincia di Viterbo:

Viterbo è un emozionante viaggio nel Medioevo! La città è famosa soprattutto per il duecentesco Quartiere San Pellegrino e per il Palazzo dei Papi. Opere che presentano il meglio dell'architettura medioevale viterbese, nota a livello internazionale. Da non perdere il Museo dei Facchini di Santa Rosa che espone dei modelli in miniatura della Macchina. Patrimonio Immateriale Unesco. Il volto di Viterbo è scolpito nella pietra lavica che ha saputo conquistare Welles, Fellini ed altri, che scelsero Viterbo come set cinematografico. 

Civita di Bagnoregio è viaggiare in un borgo da fiaba! Una meraviglia solitaria che si erge in cima al suo cono di tufo assottigliatosi dall'erosione delle acque! Intorno, la valle dei calanchi: le creste d'argilla che rendono il paesaggio lunare. Lo splendido borgo racchiude monumenti da visitare dall'epoca etrusca a quella rinascimentale, oggi è candidata sito Unesco. Per il suo aspetto fiabesco fu scelto per le riprese di vari film che hanno fatto la storia del Cinema Italiano. 

Bomarzo è esplorare le meraviglie del Sacro Bosco cosparso di sculture giganti ricavate dalla roccia e dalla fantasia. Si va alla scoperta dei segreti delle statue enigmatiche e delle inverosimili architetture inclinate. Il Bosco è fatto per essere attraversato, per divertire, ma anche per affrontare delle prove. In cima al parco, un Tempio, Sacro. Fatto costruire dall'ideatore del parco, Francesco Orsini, in memoria alla moglie prematuramente morta. Il Parco dei Mostri è un unicum nella storia dell'architettura dei giardini, risale alla seconda metà del '500. Il percorso abbraccia vari campi della cultura. La nostra lingua, la letteratura, la storia, l'arte, la filosofia, la mitologia, l'alchimia, l'esoterismo. 

Bagnaia? E' immergersi in una scenografia d'acqua rinascimentale: Villa Lante. Risale alla seconda metà del secolo XVI. Nel giardino tutto è fatto per risaltare il ruolo dell’acqua. Le fontane in peperino scolpiscono l'acqua in varie forme: cascate, vasche, ruscelli, zampilli, giochi e scherzi d'acqua. Le due palazzine gemelle, che, contengono degli affreschi importanti risalenti a due epoche differenti, hanno la funzione di indirizzare l’attenzione sullo spettacolo d’acqua che si apre alle loro spalle nel pendio della collina.

Due cose contraddistinguono questo giardino geometrico da tutti gli altri: il disegno che stravolse le regole insite del giardino all'italiana. E l’ iconografia elaborata dal potente cardinale Francesco Gambara. La villa, il parco, il borgo si completano a vicenda, in un piano urbanistico diffuso nella Provincia di Viterbo.

Caprarola è addentrarsi in un'opera tra le più grandi dell'Europa del Rinascimento: il palazzo pentagonale con il cortile circolare e i monumentali giardini. Ci si trova immersi nel verde dei Colli Cimini, a due passi dal lago di Vico. Si va ad esplorare i segreti del palazzo disegnato da Jacopo Barozzi da Vignola, costruito su una fortezza preesistente del primo Rinascimento. Si vedranno delle estesissime superfici di affreschi realizzati dai pittori più grandi dell'epoca: la seconda metà del secolo XVI. Si fa un viaggio tra sacro e profano, ricchezza e potere di una delle famiglie più importanti d'Europa del XVI secolo.  

Tarquinia è scoprire la millenaria storia degli Etruschi. Le sue tombe dipinte ritraggono delle scene di vita quotidiana, documenti diretti da fonte etrusca. Forniscono un puzzle sulle usanze e sulla visione  della vita e della morte degli Etruschi, di fondamentale importanza. La Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia è stato classificata sito UNESCO, per l'unicità delle pitture murali. Il Museo Etrusco di Tarquinia è tra le antichità etrusche più importanti d'Europa. La città medioevale, cinta di mura, è un gioiello. Da non perdere: Santa Maria in Castello, una delle chiese più emozionanti del Lazio.

Tuscania è la città dei sarcofagi etruschi e delle basiliche: di San Pietro e di Santa Maria Maggiore. Sono due chiese d’inestimabile valore, risalenti ai secoli fine XI-inizi XIII, costeggiate di torri. San Pietro appare come un delicato lavoro in pizzo e tufo con la sua facciata che richiama dei simboli mistici. Santa Maria Maggiore ha un tesoro, tra le sue varie opere importanti: un Giudizio Universale del '300. La cittadina sorge su uno sperone di tufo, in un paesaggio incantevole, con panorami da cartolina. Si visita Tuscania cinta di mura: si va in cerca di tipiche case medioevali e rinascimentali, di piazze con fontane e di punti panoramici. Si passa sotto torri e si va a vedere un tratto della Via romana Clodia.

Bolsena è perdersi nella meraviglia dell'antico borgo e del lago con le due isole. Bolsena è conosciuta come la Città di Santa Cristina e del miracolo del Corpus Domini. Si gira tra le case strette une alle altre, in basalto a faccia vista, tra panorami sul lago di origine vulcanica più grande d'Europa. In cima al borgo medioevale svetta la Rocca Monaldeschi (sec XII-XIV). Si visita la Basilica di S. Cristina, costruita sul sepolcro della Santa martirizzata nel IV secolo. Nel complesso monumentale vengono conservate anche le pietre sacre macchiate del sangue eucaristico. Evento che viene collegata con la decisione del Papa Urbano IV di introdurre la solennità del Corpus Domini (bolla del Transiturus de Hoc Mundo (1264). Da non perdere la gita in battello! E' un modo per stare in contatto con l'acqua e per conoscere i misteri del lago di Bolsena. 

Sutri è il paese del mitreo sotterraneo e dell'anfiteatro romano interamente scavato nella roccia. Un mitreo che mantiene tutte le caratteristiche dei luoghi del culto mitraico e che, fu adibito al culto cattolico. Pregevoli gli affreschi del secolo del XIV secolo rappresentano la leggenda legata alla fondazione del Santuario di San Michele sul monte Gargano e una processione diretta allo stesso santuario. Al borgo la Cattedrale di Santa Maria Assunta conserva ancora il bel campanile della chiesa consacrata nel 1207 da papa Innocenzo III. Da non perdere: il pavimento cosmatesco, la cripta ad oratorio, la tavola del Redentore del sec. XII. Tavola che riproduce l'immagine dell’Acheropita che si trova a San Giovanni in Laterano. La statua di scuola berniniana della patrona di Sutri, Santa Dolcissima.

Vulci è un viaggio appassionante nel Parco Archeologico, dove si trovano i monumentali resti dell'antica città etrusco-romana di Velch. Nelle necropoli si trova una tomba principesca famosissima: la Tomba François risalente al sec. IV a.C. E' di grande rilievo sia per gli affreschi che la ornavano, sia per i particolari architettonici precisi scolpiti all’interno dei suoi ambienti. Si è in attesa che gli affreschi portati a Villa Torlonia a Roma, tornino al loro posto originale. Da non perdere: il Ponte del Diavolo, nei pressi del Castello della Badia (sec. XI-XIII). Il Museo Archeologico Nazionale di Vulci è ospitato nel Castello della Badia.  Espone dei reperti dalla tarda età del bronzo, a quella del ferro, attraverso il periodo etrusco e romano.

 

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