SUTRI

Sutri, Anfiteatro Romano

Sutri, Anfiteatro.

Sutri. L’anfiteatro di epoca etrusco-romana.

Immagini suggestive attendono il visitatore nel Parco Regionale dell’Antichissima città di Sutri, a cominciare dall’Anfiteatro interamente scavato nella roccia, – un esemplare unico nel suo genere -, posto lungo la Cassia, non appena fuori del borgo medioevale. Gli studi più recenti fanno risalire la costruzione dell’Anfiteatro alla fine del sec. I a.C., piena età augustea, periodo di grande incremento demografico e di sviluppo dell’area che passò sotto dominio romano a partire dal 394 a.C., data della conquista del centro etrusco di Sutri da parte di Roma. Si ritiene che l’anfiteatro di Sutri sia stato costruito dopo quello di Pompei, – che era il primo anfiteatro stabile del mondo romano -, e che potesse contenere sui 5000 spettatori.

Sutri

Sutri, il Mitreo

Un altro monumento di grande suggestione visiva del Parco Regionale di Sutri è la chiesa sotterranea intitolata dal ’700 alla Madonna del Parto che si trova nei pressi dell’Anfiteatro. La chiesa fu realizzata scavando nel vivo della massa tufacea della stessa collina in cui fu realizzato l’Anfiteatro. Si tratta con ogni probabilità di un Mitreo scavato in età imperiale, adibito poi al culto cristiano con l’avvento del Cristianesimo, divenendo una chiesa, allora dedicata all’Arcangelo Michele. La struttura mantiene intatte le caratteristiche comuni a molti luoghi del culto mitraico. L’uso continuativo del tempio è testimoniato dalla presenza di affreschi risalenti ai primi secoli dell’era cristiana. Nel vano che oggi funge da vestibolo d’ingresso alla chiesa, vengono conservati dei pregevoli affreschi risalenti alla metà del sec. XIV i quali rappresentano la leggenda legata alla fondazione del Santuario di San Michele sul monte Gargano e una processione diretta allo stesso santuario. 

Sutri

Sutri, Il Mitreo. Gli affreschi nel vestibolo.

Raggiungendo il borgo medioevale costruito sulla stessa collina dove esisteva il centro etrusco, di fronte alla collina dell’anfiteatro, si entra per Porta Furia. Il nome della porta conserva la memoria del dittatore Marco Furio Camillo che conquistò Sutri con il suo esercito in una sola notte nel 394 a.C., impresa per la quale Furio Camillo venne considerato un „eroe salvatore” dai romani, capace di azioni fulminee considerate miracolose. Nel borgo si visita la Cattedrale di Santa Maria Assunta consacrata nel 1207 da papa Innocenzo III, che conserva delle testimonianze del periodo romanico: il bel campanile, il pavimento cosmatesco della navata centrale, la cripta costituita da piccole navate, la tavola del Redentore del sec. XII, l’immagine dell’Acheropita di San Giovanni in Laterano e la statua di scuola berniniana della patrona di Sutri, S. Dolcissima. Il resto dell’interno è frutto di una trasformazione settecentesca che dona un aspetto maestoso alla Cattedrale del piccolo paese.

Sutri

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