Tuscania – in posizione privilegiata per gli spostamenti verso Tarquinia e la via Aurelia, Il Lago di Bolsena e Viterbo.

La città è situata su un vasto ripiano di tufo delimitato da profondi burroni, al margine meridionale dei Monti Volsini. Conserva in buona parte l’impianto medievale, tranne verso Ovest dove si è sviluppato un quartiere moderno.

Diversi monumenti di interesse, etruschi, romani e medievali, ma soprattutto le chiese romaniche di S. Pietro e S. Maria Maggiore, poste ai margini dell’abitato, testimoniano l’antica importanza della città.

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La città, la romana Tuscania, era uno dei maggiori e più importanti centri dell’Etruria interna, anche perché era collocata in posizione strategica eccellente. Vale a dire, a cavallo dell’antica via Clodia e con il pieno dominio e controllo della vallata del Marta, importantissima via di comunicazione e di transumanza sin dalle più antiche fasi preistoriche.

Approssimativamente delineati sono i confini della Tuscana etrusca, romana e alto-medievale. Mentre ben definiti sono i limiti della città romanica ben fasciata da robuste mura ancora oggi in tra parte ottimamente conservate.

Indizi della varie fasi più antiche si hanno sul colle di S. Pietro, dove si trovava l’antica Acropoli. Anche sotto la chiesa romanica di S. Pietro sono cospicui avanzi
di un edificio romano, verosimilmente un tempio, e, ancor più sotto, cunicoli, cisterne, pozzi e impianti vari di periodo etrusco.

Tuscania appare costituita da numerosi nuclei facenti capo alla Rocca, centro degli interessi politici, economici, e di certo, religiosi. Questi nuclei sono: il Colle del Rivellino, del Poggio, di S. Pellegrino, di Cavaglione e di Montascide, con resti di costruzioni soprattutto di epoca romana e medievale.

Di grande vitalità economica e di alto interesse strategico nel periodo etrusco, la città continuò ad avere la sua importanza anche dopo l’occupazione romana avvenuta nel secolo III a.C.
Appartenne alla tribù Stellatina e dopo la guerra sociale (90 a.C.) fu eretta a municipio.

TOSCANELLA – Agli albori del Medioevo, Tuscania soggiacque alle irruzioni barbariche e nel 574 fu occupata dai Longobardi, che la tennero per due secoli. Con la fine del Regno longobardo (774), entrò a far parte del Patrimonio della Chiesa. Successivamente fu feudo di diversi signori, fra cui gli Aldobrandeschi e i Marchesi di Toscana.

Erettasi a libero Comune nel secolo XIII, fu sconvolta da violente lotte interne tra fazioni rivali e passò sotto varie dominazioni fra cui quella degli Orsini e degli Anguillara.

Nel secolo XIV Tuscania fu contesa fra la Santa Sede e i Prefetti di Vico e, per punizione a una ribellione al papa, ebbe mutato il suo nome in Toscanella da Bonifacio VIII. Nome che conservò fino al 1911, quando fu ripristinato quello antico.

Nel secolo XV passò ancora per diverse mani, fra cui Paolo Orsini, Angelo di Lavello di Tartaglia e Francesco Sforza. Fu definitivamente recuperata alla Chiesa nel 1443, dopo che il cardinale Vitelleschi aveva fatto demolire castelli e fortilizi.
Fu assediata e saccheggiata nel 1495 dalle truppe francesi di Carlo VIII.

Ricostruita successivamente su un’area limitata, conserva in alcuni quartieri l’aspetto Cinquecentesco, nel tracciato a scacchiera delle strade e nell’architettura delle case. Mentre la zona settentrionale ha ancora carattere medievale nell’irregolarità del tracciato viario e nelle facciate delle case.

Il 6 febbraio 1971 Tuscania fu colpita da un violento terremoto che provocò la morte i una ventina di persone e recò ingenti danni al patrimonio artistico e a molte vecchie case.

Nella sfortuna, si ebbe l’opportunità di poter avviare lavori di ricostruzione e di restauro, ridando alla città il suo volto tradizionale.