Visitare il Parco dei Mostri a Bomarzo e Villa Lante a Bagnaia

Il Parco dei Mostri a Bomarzo.

Sacro Bosco Bomarzo

Parco dei Mostri Bomarzo. La Tartaruga gigante con la Fama.

VISITARE IL PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO (VITERBO) E VILLA LANTE A BAGNAIA

Prenotazione visite guidate con Guide Turistiche Ufficiali di Viterbo e provincia al 3284248738 oppure via email: info@artinvistaguideviterbo.com

Durata programma visite Parco dei Mostri Bomarzo e Villa Lante a Bagnaia ore 5,00 ca.

Siamo specializzate per scuole e gruppi adulti, in italiano e nelle principali lingue europee.

Il primo marzo del 2015 ho fatto da guida al gruppo del professor Corradini, al Parco dei Mostri di Bomarzo famoso per le sculture fantasiose scolpite nella roccia e le architetture originali, un unicum al mondo. Percorrendo i terrazzamenti, abbiamo ammirato e commentato le figure curiose e bizzarre, di animali, di personaggi di storie d’altri tempi. Abbiamo davanti sculture dalle proporzioni volutamente esagerate, spesso ingigantite, visi dalle espressioni tendenti al grottesco per ottenere l’effetto voluto: sorprendere, far meraviglia, divertire. Vicino Orsini (1523-1585), l’ideatore del Sacro Bosco o Parco dei Mostri, porta all’estremo le caratteristiche della corrente manierista, che da tempo, prima di lui, sconvolse le regole delle proporzioni e forme perfette. Crea delle architetture speciali, come il Teatro scavato nella roccia del Piazzale Egizio e la Casetta Pendente, quest’ultima apprezzata da grandi e piccini. Vicino Orsini, da uomo di grande cultura che era, dagli interessi più svariati, mise nel suo “boschetto”, – come chiamava lui il parco -, trentacinque anni di lavoro (secondo altri venticinque), il vissuto di una vita intera e conoscenze acquisite, con al centro l’uomo e il mondo che lo circonda. Ne venne fuori un universo, se vogliamo, una mirabilia, dove poter viaggiare con le ali della fantasia. Nel parco lavorarono artisti noti, come Pirro Ligorio (architetto durante il papato di Papa Paolo IV e Pio IV, e antiquario, che cominciò gli “scavi” per il cardinale Ippolito d’Este a Tivoli), Simone Mosca (1553-1610) e forse Bartolommeo Ammannati (1511-1592). Tra le sculture principali del Parco dei Mostri, trovate l’Orco, Proteo, le Sfingi, il Gigante, Plutone, l’Elefante, il Drago e tante altre ancora.

Villa Lante Viterbo

Villa Lante, Bagnaia, frazione di Viterbo. La Fontana dei Mori con le palazzine gemelle.

Nel pomeriggio abbiamo proseguito per VILLA LANTE a BAGNAIA (Viterbo), altro Grande Giardino d’Italia (come il Sacro Bosco di Bomarzo, e Palazzo Farnese a Caprarola nel viterbese), sorto nella seconda metà del XVI secolo nella zona dei Monti Cimini, tra castagneti secolari, querceti, noccioleti e sorgenti d’acqua pura. Durante il breve trasferimento in pullman da Bomarzo a Bagnaia, il gruppo del professor Corradini ha ammirato il bel paesaggio, i borghi costruiti su speroni tufacei, gli uliveti, frutteti, vigneti. Villa Lante è meta ideale da abbinare con la visita del Parco dei Mostri a Bomarzo, non solo per delle diversità peculiari tra i due tipi di giardino, ma perché il Giardino all’italiana di Villa Lante è considerato una delle più importanti creazioni del ‘500 italiano ed è uno dei giardini geometrici più perfetti in assoluto.

Una volta scesi dal pullman, in Piazza XX Settembre antistante al borgo fortificato di Bagnaia – dove i vescovi di Viterbo venivano a stare dagli inizi del 1200 -, abbiamo raggiunto Villa Lante con una passeggiata di alcuni minuti, seguendo una delle tre vie che formando un tridente, collegando Villa e Parco al borgo. Il giardino all’italiana di Villa Lante nacque della trasformazione di una parte del Parco in giardino formale sostanzialmente tra il 1568-1587, per volere del cardinale Giovanni Francesco Gambara (1533-1587), sostenitore delle dottrine post-tridentine della Chiesa Cattolica. Il progetto del giardino, visibile in un affresco attribuito a Girolamo Muziano (1532-1592) nella Loggia della Palazzina Gambara della villa, fu affidato probabilmente a Jacopo Barozzi, detto il Vignola (1507-1573) e a Pirro Ligorio. A Villa Lante, immersa nel verde e nella quiete, vedrete terrazzamenti riccamente disegnati, vasche, cascate e zampilli d’acqua, un vero spettacolo che all’epoca era destinato ai vescovi di Viterbo, a cardinali e papi. L’acqua, di color cristallo, scende a forza gravitazionale da una delle sorgenti d’acqua pura dei Monti Cimini e passa attraverso le fontane poste nella stessa linea su quattro livelli, formando una lunga via di giochi d’acqua. Nella loggia della Palazzina Gambara e della Palazzina Montalto potrete vedere affreschi stupendi risalenti a due epoche diverse.

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