TARQUINIA NECROPOLI ETRUSCA

Tarquinia Necropoli Etrusca.

Necropoli di Tarquinia.

Tarquinia, Necropoli etrusca. La Tomba dei leopardi.

La zona di Tarquinia, prospettante sul Mar Tirreno, si rivela una miniera d’oro per la conoscenza della Civiltà Etrusca, essendo tra le sue varie testimonianze archeologiche una concentrazione straordinaria e unica nell’intera area mediterranea, di tombe dipinte risalenti al periodo compreso tra il VII a.C.- III sec. a.C. Tra le 200 tombe con pitture murali, ricoprenti pressoché completamente l’arco di tempo dell’esistenza della città etrusca di “Tarchuna” (metà VIII a.C. -III a.C.), ca. 20 sono visitabili all’interno dellaNecropoli Etrusca di Monterozzi, – Patrimonio dell’Unesco dal 2004 -, in Via Ripagretta. Le tombe principesche scavate nella roccia ricreano l’ambiente di vita, assomigliante il più possibile al vero, di grande ricchezza, attorno al defunto. L’interno degli ipogei presenta delle pitture murali colorate attraverso le quali il visitatore può essere testimone del mondo vivente degli Etruschi. Le scene rappresentate sono relazionate alla visione che gli Etruschi avevano sulla vita e sulla morte: banchetti, danze, musica, momenti di culto, attività come la caccia delle Tombe dei Giocolieri, del Cacciatore, delle Leonesse, della Pulcella, della Caccia e Pesca, dei Leopardi, dei Baccanti, 5513, 5591 caratterizzano i secoli VI-V a.C. Mentre in epoche successive di decadenza le scene saranno quelle del viaggio nell’Oltretomba, come nella Tomba dei Caronti (III sec. a.C.), o nella 5636 (III sec. a.C.).

Gli affreschi tombali di Tarquinia oltre a costituire gli inizi della pittura italiana, sostituiscono due tasselli mancanti fondamentali: uno, della letteratura etrusca per laricostruzione della vita quotidiana e costumi degli Etruschi, l’altro, della pittura del mondo greco i cui pezzi per lo più sono andati perduti.

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