TOUR 1-7 GIORNI
3 proposte Tour per scoprire la Tuscia. Gli itinerari sono personalizzabili in base ad esigenze specifiche
Scopri...TOUR PER LE SCUOLE
Nuove visite in fiaba e in gioco per i bambini, visite guidate per scuole di ogni ordine e grado ai luoghi d’interesse storico-artistico, monumenti, aree archeologiche, chiese, musei nel territorio della provincia di Viterbo.
Scopri...Artinvistaguideviterbo offre delle visite guidate didattiche per scuole di ogni ordine e grado ai luoghi d’interesse storico-artistico, monumenti, aree archeologiche, chiese, musei nel territorio della provincia di Viterbo. Per i bambini dai 6 ai 12 anni sono disponibili le nostre nuove visite interattive con gioco di ruoli. Lo svolgimento didattico delle gite d’istruzione andrà concordato direttamente con le maestre/professori delle classi. Naturalmente si fornirà un servizio adatto per l’età e la preparazione degli alunni, dai più piccoli ai più grandi. In linea di massima si mira a catturare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi trasmettendo concetti di base e sensibilizzando al patrimonio storico-artistico in genere e alla sua conservazione, senza andar troppo pesanti nei vari temi. Per i più piccoli l’approccio è sempre giocoso, per i bambini dai 6 ai 12 anni sono disponibili le nuove visite interattive con gioco di ruoli, ai più grandi si darà ogni approfondimento desiderato.
Di seguito potete consultare un elenco dei maggiori siti nella Tuscia, di mezza giornata per scuole, con una breve descrizione degli stessi. Per un approfondimento storico-artistico cliccate sui nomi degli stessi luoghi. Per le visite di 1 giornata consultate la sezione “visite di 1 giorno”, per i tour la sezione “tour 1-7 giorni”. Per informazioni su tutti gli altri luoghi di visita della provincia di Viterbo, contattateci.
Visite guidate e tour per scuole in tutta la Tuscia - Itinerari tematici - Visite in fiaba e in gioco per bambini. info 328 4248738
Itinerari personalizzati, modificabili, estensibili
Viterbo
La guida vi accompagna alla scoperta del Medioevo e dei gioielli dell’architettura medioevale a Viterbo, famosa soprattutto per il duecentesco quartiere San Pellegrino e il Palazzo dei Papi che viene chiamato dalla gente del posto “l’edificio merlato”, in allusione alla sua decorazione e bellezza. Il Palazzo Papale è situato nel cuore del centro storico, sul colle di San Lorenzo dove oggi sorge la Cattedrale. La zona del colle è il nucleo più antico di Viterbo, presenta delle vestigia ormai molto remote delle sue origini etrusche ed è da ammirare soprattutto per i suoi edifici di epoca medioevale e scorci inconfondibili. Per le piazze, le vie, i vicoli di Viterbo vedrete case nobiliari con il “profferlo”, fontane a fuso scolpite nella pietra vulcanica locale, torri che si ergono al cielo, chiese, archi, botteghe. Il percorso di visita comprende inoltre edifici sorte in epoca medioevale, ma trasformate e ornate a seconda delle mode dei tempi, offrendo soluzioni interessanti quanto preziose. La visita che parte da Piazza del Plebiscito con il Palazzo dei Priori racconterà storia vera e leggende legate al passato della Città dei Papi e delle acque.
Parco dei Mostri di Bomarzo
Nel Parco dei Mostri a Bomarzo si farà un vero e proprio viaggio, attraversando questa Mirabilia unica al mondo, ideata a metà del ‘500 da Vicino Orsini, signore di Bomarzo. Figure di personaggi e di animali, enormi, facce come mascheroni giganti cavati dal vivo della roccia eruttiva locale e dalla fantasia, vi faranno sorprendere e divertire. Seguendo i sentieri sui terrazzamenti del parco, ricco di essenze arboree, dopo aver visto le Sfingi, Proteo, il Gigante, la Tartaruga ed altre figure, vi troverete ad affrontare un interessante effetto appositamente creato nella Casetta Pendente. Proseguendo tra figure prese dalla mitologia e dalla letteratura, farete tappa, tutta la classe insieme, dentro la bocca spalancata dell’Orco gigante, diventato il simbolo del Parco dei Mostri. Una delle varie iscrizioni redatte in latino volgare e in rime che accompagnano le sculture, è incisa proprio attorno alla bocca dell’Orco e fa riferimento all’Inferno Dantesco. Un’altra è invece un invito rivolto a voi per visitare questo parco, un invito che ora faccio mio: “…venite qua dove son facce orrende, elefanti, orchi e draghi!”
Incontro con la guida al parcheggio antistante al biglietteria del parco.
Info utile: il parco è attrezzato con tavola calda, bar, area da gioco e da pic-nic ideale per il pranzo al sacco.
Per fare una gita d’istruzione da giornata intera, puoi abbinare la visita del Parco dei Mostri di Bomarzo con la visita al Palazzo Farnese di Caprarola!
Palazzo Farnese
Caprarola, Palazzo Farnese. Architettura rinascimentale e pittura Manierista/Rinascimentale. Scopriremo insieme il grande edificio pentagonale immerso nel verde dei monti Cimini: l’elegante palazzo e villa fatti costruire a metà del ‘500 dal Card. Alessandro Farnese, uomo ricco e mecenate di arti. Il palazzo è celebre per la sua architettura progettata da Jacopo Barozzi, il Vignola, per le forme perfette e particolari, tra le quali il Cortile circolare disegnato nel pentagono e la magnifica scala a chiocciola, detta la “Scala regia”. Ogni sala del palazzo, di cui visiteremo il Piano Nobile, fu progettata e realizzata all’insegna della celebrazione del potere della Corte Pontificia dei Farnese, che vollero lasciare un segno indelebile nel tempo del trionfo della Casata. Vedrete tante sale con superfici affrescate molto estese che raccontano la storia della famiglia Farnese e d’Europa. Affreschi colorati, stucchi, trompes l’oeil, incastri di figure, realizzati dai migliori artisti attivi a Roma dell’epoca, rendono esclusivo questo microcosmo alla cui realizzazione contribuirono gli iconografi più rinomati dell’epoca. Dall’interno del palazzo scorgerete il borgo di Caprarola, un vulcano spento oggi conosciuto come Monte Soratte e l’estesa campagna romana. Una delle quattordici sale che visiteremo, la stupenda Sala del Mappamondo vi farà viaggiare nella Terra tra i continenti e nel Cielo tra le costellazioni rappresentate da animali fantastici della Mitologia.
Incontro con la guida al parcheggio bus turistici di Caprarola da dove si raggiunge il palazzo con una passeggiata di min. 15 ca. Al termine della visita guidata è possibile usufruire di una degustazione gratuita di prodotti tipici scelti per i ragazzi in un locale di Caprarola.
Se desiderate fare una gita d’istruzione da giornata intera, potete aggiungere alla visita del Palazzo Farnese di Caprarola, la visita di Villa Lante a Bagnaia!
Villa Lante a Bagnaia
VILLA LANTE, BAGNAIA. Il giardino all’italiana. Villa Lante è meta ideale per illustrare l’architettura del giardino all’italiana di cui quest’esemplare, risalente alla seconda metà del ‘500, è considerato uno dei più perfetti mai realizzati. Incontrerete la guida in Piazza XX Settembre a Bagnaia, la piazza antistante al borgo fortificato, da dove si raggiunge Villa Lante con alcuni minuti di passeggiata. Il giardino geometrico diviso su terrazzamenti fu fatto costruire per volere del Card. Giovanni Francesco Gambara, come residenza estiva dei vescovi di Viterbo, forse su disegno di Jacopo Barozzi, detto il Vignola. Splendido luogo di ricreazione e di ritiro che tutt’oggi emana un’atmosfera di armonia e di relax, dove poter ammirare fontane grandiose con giochi d’acqua innovative all’epoca, vasche e terrazzamenti riccamente disegnati. Le soluzioni originali dell’architettura e delle forme acquee sono accompagnate dai panorami che si aprono dai terrazzamenti, posti alle spalle delle due palazzine gemelle, sul borgo e sui paesi in lontananza. Il luccichio dell’acqua e il suo suono onnipresente allietano vista e udito.
Incontro con la guida in piazza XX Settembre a Bagnaia. Durata visita guidata ore 1e30 ca.
Nell’arco della stessa giornata potete visitare anche Civita di Bagnoregio!
Civita di Bagnoregio
CIVITA DI BAGNOREGIO, la “città che muore”. E un borgo medioevale posto in cima ad uno sperone tufaceo che si erge, isolato dai paesi circostanti, in mezzo alla Valle dei calanchi frastagliata da mille creste d’argilla. La “Civita” si raggiunge attraversando un ponte a piedi, tra panorami suggestivi sul borgo e la vallata tutt’attorno. Passeggiando nelle viuzze del borgo tra case con il “profferlo”, edifici storici risparmiati allo sgretolamento della roccia sul perimetro della Civita, si assapora l’atmosfera di un borgo difficile da dimenticare, che lascia dietro di se un ricordo del tutto particolare. E una visita perfetta che unisce aspetti naturalistici, arte, storia, tradizioni.
Incontro con la guida al parcheggio bus turistici di piazzale Battaglini.
Necropoli Etrusca di Tarquinia e Museo Nazionale Etrusco
Tuscania
Bolsena
Incontro con la guida in un luogo da stabilire, a seguire si visita il borgo medioevale.
Il borgo medioevale di Bolsena è arroccato sul dorso della caldera vulcanica del lago di origine vulcanica più grande d’Europa, cui nome, dal latino “Volsinii” affonda le radici nella cultura etrusco-romana. Meta perfetta per le classi che vogliano unire aspetti naturalistici e culturali in un’unica visita guidata. Si passa per le viuzze del borgo dominato dal Castello Monaldeschi (sec. XII-XIV) che fu eretto lungo l’antica via Cassia, a due passi dalla città etrusco-romana di “Volsinii” Bolsena fondata nel 264.a.C., in posizione di difesa tra Orvieto e il lago. Dall’alto del paese vedrete degli splendidi panorami sul lago e le sue due isole. Le terrazze degradanti verso la conca del lago sono coltivate a vigneti, uliveti, orti su cui si basano eccellenti prodotti tipici. Non è solo la bellezza della distesa d’acqua a svegliare l’attenzione del visitatore, leggende e storia legate alle due isole, ricerche archeologiche subacquee, reperti unici, - dall’epoca neolitica (8000-5000 anni fa) ai tempi della seconda guerra mondiale giacenti sul fondale -, rendono ancor più affascinante il lago di Bolsena. Una volta scesi dalla collina del borgo dall’architettura medioevale tipica, con le case costruite in basalto e strette una alle altre, si raggiunge il complesso architettonico monumentale dedicato a Santa Cristina (†305) e al Miracolo Eucaristico (1263). Il complesso ubicato lungo l’antica via Cassia oggi è composto della Grotta e le catacombe di Santa Cristina, la Cappella Nuova del Miracolo Eucaristico (1693), la Basilica di Santa Cristina (sec. XI). L’importante santuario, meta di pellegrini provenienti da tutt’Europa, racchiude i marmi macchiati di sangue del Miracolo Eucaristico, l’altare antico su cui avvenne il miracolo, affreschi, terrecotte invetriate, storia, arte ed archeologia.
Vulci
Il Parco archeologico di VULCI offre un percorso archeologico immerso nel paesaggio suggestivo della Maremma Laziale. Si va alla scoperta dei resti della città etrusco-romana: Porta Ovest (sec. II a.C.) – l’area del Foro con il Tempio Grande (sec. VI a.C.-IV a.C.) – la Domus con Criptoportico (sec. II a.C.) – il Mitreo (sec. III a.C.) – il Sacello di Ercole (sec. III a.C.- II d.C.) – Porta Est.
Durata visita guidata ore 1 e 30 ca.
La visita della famosa Tomba François scoperta nel 1857 dall’archeologo Alessandro François, appartenente alla famiglia vulcente dei Saites, una delle più grandi famiglie aristocratiche della Vulci del IV secolo a.C. è su prenotazione previa.
Luogo d’incontro con la guida al parcheggio pullman turistici, situato accanto al Castello della Badia.