Dal Parco dei Mostri di Bomarzo al Museo Etrusco di Viterbo – Draghi, Leoni, Sfingi.

DAL PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO AL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VITERBO – Draghi, Leoni, Sfingi, un accostamento insolito di immagini tra Rinascimento e l’immaginario etrusco.

Un percorso tra archeologia, storia, arte. La visita del Parco dei Mostri di Bomarzo e del Museo Etrusco di Viterbo si svolge nel mattino e nel pomeriggio, escluso il lunedì, giorno di chiusura del museo. Chiama per ulteriori dettagli e per stabilire il programma delle visite al 328 4248738  info@artinvistaguideviterbo.com  Disponibilità servizio guida in italiano e in lingue per qualsiasi gruppo. Programmazione tour nella provincia di Viterbo e zone limitrofe.

E un accostamento insolito di immagini che vi sto proponendo, ma che viene spontaneo, guardando il Drago del Sacro Bosco di Bomarzo e un animale immaginario scolpito a bassorilievo su un sarcofago etrusco, esposto nel Museo Nazionale Etrusco di Viterbo. Non sto ovviamente cercando un nesso storico diretto tra le due immagini, vi propongo solo di venire a vederli da più vicino.

Sacro Bosco

Parco dei Mostri Bomarzo – Il Drago in lotta con delle fiere

Il Drago di Bomarzo risale alla seconda metà del XVI secolo, è un esemplare splendido, – opera certamente di un artista o artisti di rilievo -, che si trova nelle vicinanze della bocca spalancata dell’Orco, come se stesse a guardia di questa bocca aperta che invita ad entrare.

 

Museo Nazionale Etrusco -Viterbo

Museo Nazionale Etrusco -Viterbo

Guardate che meraviglia! Accende la vostra fantasia? Sono due Draghi marini affrontati, crestati e barbuti, con pinne e coda serpentiforme -, o comunque sembrano animali simili a draghi, immaginari, delle acque. Questo tipo di rappresentazione di figure di  animali, com’è noto, rientra nel repertorio ornamentale etrusco che ha le sue origini nel VII secolo a.C., periodo in cui la Cultura Etrusca assorbì l’influsso artistico proveniente dai paesi del bacino occidentale del Mediterraneo. Il sarcofago risale al IV-III secolo a.C., sul coperchio state vedendo la figura recumbente del defunto, ora acefalo. La cassa reca una iscrizione funeraria etrusca, che ci fornisce delle brevi informazioni.

Attraverso questo flash siamo entrati al Museo Nazionale Etrusco alla Rocca Albornoz di Viterbo, che vi invito a visitare, perché espone dei reperti indispensabili per la conoscenza dell’Etruria Meridionale interna. I reperti provengono da varie necropoli del territorio, alcuni sono ritrovamenti eccezionali, tra i quali la Biga di Grotte di Castro e altri ancora. Ma, il Museo Etrusco di Viterbo conserva dei pezzi rari e addirittura unici, portati alla luce in centri abitati etruschi, o etrusco-romani, come il Mosaico con iscrizione etrusca delle terme di Musarna, le statue del Teatro Romano di Ferento. Il Museo Etrusco di Viterbo si distingue poi, per le ricostruzioni al vero, di edifici monumentali riccamente ornati e edifici domestici di un abitato etrusco, chiamato nei nostri giorni “Acquarossa”che ebbe il suo massimo sviluppo tra il secolo VII a.C. e il VI. a.C..

Vedete che siamo finiti lontani dal Drago del Parco dei Mostri di Bomarzo, ciò vale come un invito alla visita del Museo Nazionale Etrusco di Viterbo.

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