VULCI-TUSCANIA TOUR 1 GIORNO. Dal Parco Archeologico di Vulci a Tuscania medievale.

Vulci-Tuscania Tour di 1 giorno, nella natura incontaminata della Maremma Laziale sui sentieri facili del Parco Archeologico di Vulci, e poi nella Tuscania medioevale.

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 Le 4 cose da esplorare a Vulci:

Il Parco Archeologico con i resti monumentali dell’antica città etrusco-romana, le necropoli con tombe etrusche dalla tipologia detta “a cassone vulcente” scavate nel banco tufaceo. Tra le Tombe più importanti, la Tomba François (IV sec. a.C.), un ipogeo aristocratico della famiglia vulcente dei Saties nella Necropoli di Ponte Rotto. Il Castello della Badia, un maniero costruito intorno al XII secolo, che oggi è sede del Museo Nazionale Archeologico. Il Ponte detto del Diavolo (III secolo d.C.), di origine etrusca.

Tante le novità in arrivo per il 2017! Ritornano gli affreschi della Tomba François a Vulci, un ciclo pittorico con scene di lotta tra eroi etruschi, probabilmente per il dominio a Roma, risalente al IV secolo a.C.. La notizia dell’accordo preso con i Torlonia circa il ritorno provvisorio di due anni, degli affreschi della Tomba François è giunta nel mese di febbraio del 2017, non è dato ancora a sapere da quale data saranno esposti. Ci sono poi le ultime, straordinarie scoperte della campagna di scavo 2011-2016 che portarono alla luce dei ricchi e preziosi reperti, per la gran parte nella Necropoli dell’Osteria: la Tomba dello Scarabeo Dorato (fine VIII inizio VII secolo a.C.), della Sfinge (VI secolo a.C.), delle Mani d’argento (640-620 a.C.), dei Soffitti Intagliati (da dove proviene uno scarabeo egizio), della Truccatrice (III-II secolo a.C.).

Vulci

Vulci. Il Ponte del diavolo e il Castello della Badia

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 Proposta d’itinerario a Vulci:

Durante il tour si esplorano gli imponenti resti archeologici della città etrusco-romana che occupa un pianoro naturalmente difeso, a 20 km dalla costa del Mar Tirreno, lambito a Nord e a Est dal fiume Fiora. Dalla Porta Ovest (II secolo a.C.) si cammina sul basolato romano, il decumano massimo, si giunge ai resti del Tempio Grande (VI-IV secolo a.C.) ed ai resti degli Edifici in Laterizi e l’Edificio Absidato. Tra gli edifici è la suggestiva Domus del Criptoportico (sec. II a.C.) che apparteneva ad un proprietario di rango molto elevato, è possibile scendere nei sotterranei della residenza.

A seguire si fa tappa al Castello della Badia e il Ponte detto del Diavolo.

Nel Pomeriggio si prosegue con il tour nella città medioevale di Tuscania.

A Tuscania si esplorano due magnifiche chiese romaniche, le Basiliche di S. Pietro e di S. Maria Maggiore costruite tra torri, tra la fine del secolo XI e gli inizi del XIII. Le due chiese furono costruite sul Colle di S. Pietro che era il fulcro della città etrusco-romana, poi di quella medioevale, fino agli inizi del XIV secolo. A seguire si va alla scoperta della città, cinta di mura merlate, si passeggerà per le vie ed i vicoli tra case aristocratiche, torri e fontane. La tappa al Parco del Lavello con un panorama da mozzafiato sul Colle di San Pietro, è quasi d’obbligo.

Tuscania, colle di San Pietro

Tuscania, il Colle di San Pietro

Le 3 cose da non perdere nella Basilica di San Pietro:

 La facciata dal rosone finemente lavorato che rappresenta dei simboli cristologici, le due bifore sempre in marmo, dalle figure mistiche, come la “trinità diabolica” e le figure di animali fantastici e reali come il bue oppure il drago che insegue un quadrupede. L’interno solenne, diviso tra archi e colonne, si vedono il pavimento di tipo cosmatesco, il ciborio dietro un recinto marmoreo in cui sono inseriti dei pezzi etruschi ed altomedievali. La parte più antica della basilica, la cripta ad oratorio ripartita in nove navatelle.

Le 3 cose più preziose della Basilica di S. Maria Maggiore.

Già la facciata è stupenda: il rosone con i simboli dei quattro evangelisti, le varie figure scolpite in marmo e in nenfro, tratte dal bestiario ed ispirate all’immaginario etrusco, ma il vero tesoro di questa chiesa è l’affresco del Giudizio Universale risalente agli inizi del ‘300. Fa ricordare in modo straordinario al Giudizio Universale della Cappella degli Scrovegni a Padova di Giotto? Non è un caso. Nell’interno della Basilica rimaneggiato nei tempi, si vedono dei capitelli figurati molto interessanti, risalenti a diversi momenti della costruzione della basilica. Coppie di teste umane, un diavolo e una diavolessa, sirene, grifi, dei diaconi e una figura con il turibolo sono scolpiti nel tufo grigio e nel marmo.

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